mercoledì 22 maggio 2013

"Alex Del Piero: "Brava Juve. Per la gara scudetto non ho trovato il biglietto"

Ritengo significativo segnalare questo articolo pubblicato da Sportmediaset. Si commenta da solo: se non c'è rispetto per le bandiere come Del Piero, come si vuole o come si può avere la pretesa di comunicare questo valore alle generazioni future?


21/05/13

Del Piero, Lapresse. 

"Alex Del Piero rinnova i complimenti alla 'sua' Juve: "Ho seguito i miei ex compagni dall'Australia, sono molto felice per il bis scudetto, hanno fatto una grande impresa, sono stati fantastici", ha detto a Torino a margine dell'inaugurazione della sua mostra fotografica. Poi una frecciatina alla società: "Non sono riuscito ad andare allo stadio per la partita scudetto, non ho trovato il biglietto, ho telefonato ma i telefoni erano tutti spenti...".

"Non so quanto manchi alla Juve per colmare il gap con le grandi d'Europa - ha proseguito Del Piero, reduce dalla prima stagione in Australia con la maglia del Sydney FC - Per vincere una competizione come la Champions League servono non solo grandi giocatori e una grande società, ma anche una chimica diversa. Basta vedere il Borussia Dortmund, che a un minuto dalla fine era eliminato, ci vogliono altri fattori. Confermo, anche dall'Australia si ha la sensazione che il calcio italiano si sia impoverito, che altri ci abbiano superato. Ma il calcio fa parte di questa nazione, mi auguro che troveremo il nuovo Del Piero, il nuovo Totti. Quale calciatore mi assomiglia adesso? Ma no, ora hanno tutti le creste...".

Per quanto riguarda la mostra, intitolata 'Giochiamo ancora', mostra fotografica ispirata all'omonimo libro pubblicato l'anno scorso, raccoglie scatti che ripercorrono la vita sportiva del campione e anche momenti privati. Da San Vendemiano, dove l'ex capitano bianconero è nato, a Sydney. "Abbiamo scelto cinque fotografie per capitolo per esprimere un percorso che seguisse le emozioni che ho voluto trasmettere nel libro", ha raccontato Del Piero."

martedì 21 maggio 2013

Basta polemiche: giochiamo!

Finchè tutti i componenti del Calcio Italiano non useranno un pò di coerenza e obiettività, il Calcio "pulito e nuovo" non è possibile.

Poniamoci un pò di interrogativi.

La Fiorentina recrimina il diritto di essere "terzi sul campo" per i favori ricevuti dal Milan: la Fiorentina, come qualsiasi altra squadra, non ha ricevuto favori in alcune circostanze? Il campionato è fatto di 38 partite, ce lo dimentichiamo spesso. Forse, per fare uno sfottò alla odiata Juventus? "Se loro rivendicano 31 scudetti, noi rivendichiamo il terzo posto": questo è il pensiero medio. Peccato che la Juventus abbia vinto sul campo i campionati. è il tribunale ad averli tolti. La classifica dice che la Fiorentina è arrivata quarta, questa è la verità.

Perchè se la Juventus subisce un torto arbitrale si glissa e si omette la cosa? "Avete rubato per anni quindi state zitti" questo è il pensiero globale, ridicoli. Ricordo che lo scandalo ha investito un bel pò di squadre, poche però hanno pagato. Basta con i sospetti, basta rivendicare gli anni passati. Se una squadra vince è perchè è più forte. Però appena la Juventus ha un episodio a favore, giù di polemiche e veleni. La gara di Catania è stata additata come un fenomeno globale: " Sempre i soliti ladri ". Dispiace che il Campionato sia stato vinto per manifesta inferiorità delle altre squadre "pulite".

Altra domanda: perchè viene dato così risalto a Bonolis? Si vuole alimentare l'idea di un complotto? L'Inter ha perso 16 partite in campionato con una miriade di infortuni, è un complotto questo? Se 3 anni fa, l'Inter vinceva tutto ed ora è sull'orlo del baratro non è detto che ci debba essere un complotto.

Perchè Tassotti ha detto che un episodio non compromette un campionato, riferendosi alle polemiche della Fiorentina, dal momento in cui lo scorso anno, il Milan ha rivendicato il gol di Muntari come solo responsabile della sconfitta in campionato?

Finchè tutti non si ripuliscono un pò le idee, i giornalisti non diventano un pò più obiettivi e non alimentano inutili polemiche e finchè tutti, se perdono, non si sentono vittima di un complotto, il Calcio non andrà avanti e rimarrà un semplice fenomeno da classica polemica da bar.

mercoledì 15 maggio 2013

Juve, vuoi un esterno? Prendi Blaszczykowski!

Ormai è un fatto noto: la Juve proverà ad acquistare un esterno offensivo.

Quando venne suggerito a Conte di riproporre il 4-3-3, egli ha sempre detto di non avere uomini per farlo data l'indisponibilità di Pepe. Isla è stato dichiarato non idoneo per quel ruolo. La società andrà sul mercato nella prossima sessione estiva.

Conte vuole il salto di qualità che gli permetta di essere competitivo anche in Europa. Dopo un anno di stop, non c'è sicurezza di poter vedere il "vecchio" Pepe perciò Conte vuole cautelarsi con un acquisto top.

I nomi si sprecano e, bene o male, sono sempre i soliti. Negli anni passati si parlava di Nani, Robben, Ribery, ecc. Ma se non sono stati acquistati un motivo ci sarà. no?

Il problema è sempre il medesimo: questi giocatori hanno un ingaggio difficilmente pareggiabile. Irreale pensare che si trasferiscano in un altro club per guadagnare di meno, senza contare il loro costo del cartellino, a dir poco esoso.

Perchè non provare a prendere Blaszczykowski? Si parla poco di questo giocatore tuttavia sarebbe un ottimo acquisto. Dotato di buona tecnica e di una rapidità eccellente, è diventato protagonista del Borussia Dortmund. Questa squadra ha uno stile di gioco veloce ed imprevedibile: una squadra come la Juventus potrebbe beneficiare di un giocatore abituato a giocare in quella maniera.

A quanto sembra, il costo del cartellino si aggira sui 15mln e ha un ingaggio abbordabile. Marotta dovrebbe provare a prenderlo, a mio parere: dalla Germania arrivano sempre dei giocatori preparati fisicamente e agguerriti (vedi Vidal). In Italia, potrebbe consacrarsi.

martedì 14 maggio 2013

Juventus, Le armi in più per il 2013/2014

Cosa serve per migliorare una squadra che ha saputo confermarsi al vertice del calcio italiano per 2 anni di fila?

Ormai è noto che gli obiettivi della Juve siano un attaccante, un difensore ed un esterno di centrocampo, ma la domanda è: sicuri che le armi non siano già in casa?

Probabilmente gli schemi saranno il 3-5-2 (già ampiamente consolidato) ed il 4-3-3 (utilizzato solo a partita in corso in alcune occasioni). L'acquisto di Llorente, in teoria, servirà per dare un punto di riferimento all'attacco juventino con la seconda punta pronta a servirlo: utile per tutti e due gli schemi. Staremo a vedere quanto possa migliorare la manovra offensiva in termini di gioco e gol.

Il centrocampo sarà in ogni caso composto da una mediana a 3. Sembra fatta per Poli ma dubito che questo acquisto possa migliorare il reparto: sarà dura la concorrenza di Pogba, Giaccherini,Asamoah, Vidal e Marchisio. Pirlo sarà il fulcro del gioco, tuttavia l'età avanza, l'asticella si alza. Fondamentale sarà centellinare le sue presenze facendo spazio in partite "non di cartello" a giocatori come Pogba e Marrone in primis. Sostengo che Marrone non debba essere ceduto, con un pizzico di fiducia in più più, può ripercorrere le orme di Marchisio: i piedi sono buoni ed il fisico è importante.

In difesa dovrebbe arrivare Doria: fondamentale sarà farlo crescere con dei mentori come Chiellini, Bonucci e Barzagli.

Ma proprio i difensori centrali potrebbero essere un'arma in più: perchè non servirli di più su calcio piazzato? Ben vengano gli schemi ma, forse, si dovrebbe "buttare di più la palla in mezzo". Quest'anno hanno un pò sofferto in fase realizzativa, pochissimi i loro gol.

Se Conte, invece, proporrà il 4-3-3 non dimentichiamoci di Simone Pepe. Quest'anno non ha potuto dare il suo contributo perciò sarà determinato più che mai. Le sue giocate, la voglia di sacrificarsi e il desiderio di riscatto saranno determinanti.

giovedì 9 maggio 2013

Più rispetto per Matri

 
A decidere la gara di Bergamo, svoltasi ieri sera in notturna, è stata una rete siglata da Alessandro Matri.

Non è un caso.

Proprio il "Mitra" è al centro di voci di mercato che lo vogliono come "agnello sacrificale" per far spazio all'arrivo di un top player. Le domande dei giornalisti sono state proprio su questo argomento e Alessandro ha ribadito un concetto che avevo preannunciato ieri ossia che si sente parte di questa squadra, vuole dare ancora tanto, nessuno in società gli ha già "preparato le valigie" ed è conscio dei propri mezzi. Traduzione: non se ne andrà così facilmente dato che non si sente così scarso e non lo è. Solo in caso dell'arrivo di un nome roboante come Ibrahimovic si farebbe da parte.

Matri merita rispetto. Giunto alla Juventus in un momento di massima crisi, si è messo al servizio della squadra, ha conquistato la Nazionale, ha lavorato sodo, è migliorato tanto e non gli si da  mai un merito.

Non sarà un fenomeno, quello sì, ma tra i suoi compagni di reparto (escluso Vucinic) tutti si equivalgono.

Conte chiede ai propri attaccanti un lavoro non semplice e per uno con le caratteristiche di Matri non è semplice dare sempre il 100%. Bersagliato dai tifosi e giornalisti, diventa sempre un idolo e giocatore completo quando segna gol decisivi. Chi gli rimprovera di non essere un bomber da 20 gol a stagione, forse, dovrebbe guardare un pò il suo curriculum. Numeri alla mano, nelle sue stagioni al Cagliari ha sempre fatto mediamente 10/11 gol all'anno.

Da quando è arrivato in bianconero si è mantenuto nella sua media di gol nonostante la poca continuità ed il minutaggio variabile. Questo vuol dire che è migliorato tanto: fare 10 gol con il Cagliari è più semplice che farli con la Juve. Perchè non dovrebbe meritare rispetto?

Ricordiamoci che i gol di Matri sono sempre pesantissimi e non è un caso che, ogni volta che spuntano le critiche, lui risponda segnando una rete decisiva. Perchè viene sempre additato come giocato scarso?

Prima di svendere Matri o darlo per sicuro partente, pensiamoci 2 volte. Proprio così scarso non lo è. Non vedo ragioni per cui dovrebbe andare via. Fa parte del gruppo Juventus ed è amato dai compagni. Beh certo che se arrivasse un giocatore veramente importante, sarebbe un altro discorso. Gli spazi sarebbero tendenti a zero. Di sicuro Llorente non è un fenomeno a livello mondiale, Matri vorrà giocarsi ancora le sue carte.

mercoledì 8 maggio 2013

Rivoluzione in attacco? Sicuri?



Una volta archiviato il Campionato, l'attenzione dei media si è rivolta sui colpi di mercato che dovrebbe fare la Juventus, snobbando completamente la partita di stasera che vede impegnata la Vecchia Signora a Bergamo contro l'Atalanta.

Evidentemente non interessa il fatto che la Juve sia in corsa per battere il record di punti di Capello.

Le notizie che fanno vendere i giornali sono altre, i grandi nomi campeggiano sulle testate sportive. Secondo alcune indiscrezioni, la Juventus si appresta ad una vera e propria rivoluzione in attacco. Sarà veramente così?

Secondo me, no o almeno non sarà così grande come si dice.

Inanzitutto la rosa degli attaccanti sarà composta di 5 elementi. Scontato che Bendtner e Anelka non faranno parte della prossima Juve, rimarrebbero Matri, Quagliarella, Giovinco, Llorente e Vucinic. Si parla di una Juve in cerca di 2 attaccanti, a questo punto qualcuno dovrebbe partire, ma chi? Higuain, anche secondo fonti autorevoli come Gianluca Di Marzio, è un obiettivo concreto e i contatti sono frequenti. Raiola spinge per piazzare Ibrahimovic. Suarez sembra essere uno dei pallini di Conte.

Forse ci si dimentica che anche la scorsa estate sembrava essere imminente una rivoluzione in attacco ed invece non c'è stata. La Juve ha sempre fatto fatica a piazzare i suoi esuberi (Amauri, Iaquinta, Melo, ecc.) e non vedo perchè dovrebbe essere facile piazzare quest'estate Matri e Quagliarella, i maggiori indiziati. Sarebbe irreale pensare che Llorente sia subito ceduto dopo i salti mortali fatti per tesserarlo. Su Giovinco è stato fatto un investimento importante, perchè dovrebbe partire? Vucinic difficilmente partirà: Conte lo stima ed è l'unico titolare inamovibile.

Sarebbe più facile pensare all'acquisto di un solo attaccante e che a partire sia solo uno tra Matri e Quagliarella. Non dimentichiamoci che la Juve è un grande gruppo e difficilmente qualcuno vorrà abbandonare la nave.

Ma ci si dimentica di un'altra cosa importante.

Immobile? Boakye? Gabbiadini? Che fine faranno?

martedì 7 maggio 2013

Conte come Del Piero

Le parole di Conte hanno fatto discutere e la domanda che è lecito porsi è: ha ragione?

Sì, l'asticella si è alzata vertiginosamente e le aspettative dei tifosi pure. Conte ha perfettamente ragione quando dice che non vuole vendere fumo ai tifosi. Pretende, di conseguenza, che la società gli dia delle garanzie.

 Probabilmente, Conte era stato chiamato per una crescita graduale dopo 2 stagioni disastrose nelle quali la ricostruzione sembrava lontana. Inaspettatamente la Juventus ha conquistato lo Scudetto, si è riconfermata l'anno dopo ed è arrivata fra le primo 8 d'Europa. Proprio la scoppola ricevuta dal Bayern Monaco ha fatto riflettere Conte. Troppo ampio il divario tra le squadre e l'allenatore lo sa. Tuttavia i tifosi e i media ora si aspettano la conquista della Champions League: Conte, in soldoni, vuole che la società compri alcuni top players.

Conte ha messo la società con le spalle al muro. La società ha fatto capire che lo acconteterà, dimostrando piena fiducia nel suo allenatore. Bisogna ricordarsi, però, che Marotta ha sempre cercato di ingaggiare i migliori giocatori: l'ostacolo è sempre stato l'ingaggio preteso dai giocatori. Non giriamoci intorno, in Italia nessuno si può permettere ingaggi faraonici ed è una conseguenza naturale che non si riesca a prendere i famigerati giocatori top. Conte dovrebbe saperlo, i soldi non crescono sugli alberi e bisogna accontentarsi di ciò che si riesce a fare e smorzando un pò gli entusiasmi: si deve fare tutto a piccoli passi in un momento di crisi così.

Trovo sbagliato, però, pretendere un ingaggio di 5mln di euro e allo stesso tempo l'acquisto di più giocatori affermati: se Conte ci tiene davvero, dovrebbe sacrificare un pò delle sue pretese. Nessuno in Italia guadagna come lui, perchè pretendere un ulteriore ritocco?

Ma la questione è un altra: ma come mai, in una situazione analoga, Del Piero è stato liquidato così velocemente?

Del Piero ha messo la società (giustamente) con le spalle al muro perchè voleva a tutti costi il rinnovo allo stesso modo di Conte. Eppure è stato fatto fuori velocemente. Del Piero è mediatico e sinceramente il tirar per le lunghe un rinnovo di contratto che doveva essere automatico, senza nessuna discussione, non giovava al suo personaggio e non se lo meritava. Le accuse di essere un mercenario ferirebbero chiunque e il gesto di Del Piero era giusto e indiscutibile. Perchè non si voleva accontentare Del Piero? Non ha scritto 20 anni di successi anche lui? Perchè la Società si è comportata in modo diverso? (Riprovevole il fatto che non sia stato invitato domenica per Juventus-Palermo, ingratitudine ai massimi livelli)

Perchè accontentare ad occhi chiusi Conte e Del Piero no? Del Piero è il nostro Capitano e meritava e merita rispetto.

lunedì 6 maggio 2013

#31- Il sapore della Vittoria

Vidal calcia in rete il pallone che pone la parola "fine" alla pratica Scudetto.

La festa comincia e la gioia del popolo juventino è totale. Allo Juventus Stadium, il numero 31 è ovunque, fiumi di champagne, abbracci e tanti complimenti. Chi aveva ipotizzato festeggiamenti in tono minore ha sbagliato in modo clamoroso.

La felicità è incontenibile, i giocatori si lasciano andare completamente: quest'anno solo la Juventus poteva perdere il primato. Nei giocatori è cresciuta la consapevolezza di essere i più forti e rispetto allo scorso anno la padronanza dei propri mezzi è superiore. Conte ha saputo mantenere le giuste pressioni. Solo così si vince: motivazione, convizione e cattiveria agonistica.

La vittoria è del gruppo. Nessuno in disparte, tutti protagonisti. L'abbraccio di Vidal a Pepe dopo il gol ne è la sintesi.

Nonostante la pioggia, il team Juventus ha festeggiato con i propri tifosi in delirio per le vie e le piazze di Torino.

Il sapore della vittoria è dolce e soddisfacente. La vittoria da assuefazione. Più vinci e più vorresti vincere. Una volta gustato il meglio, è difficile accontentarsi del mediocre. Questo gruppo è solido, grazie ragazzi.

Inutile polemizzare sul numero degli Scudetti, la storia non si cancella e la Juve l'ha di nuovo scritta. La sostanza è che, ancora una volta, i Campioni dell'Italia Siamo Noi. Chi vince da fastidio e solo chi "rosica" ha il piacere di polemizzare di fronte alla forza di questa Juventus.

#finoallafine

venerdì 3 maggio 2013

Suggestione 5 Maggio

Tutto pronto per la grande festa: alla Juve basta 1 punto.

Lo Champagne è pronto ad essere stappato, le magliette celebrative sono pronte ad assere indossate, le bandiere e le sciarpe sono pronte a sventolare. Il piano dei festeggiamenti è pronto.

Conte sembra a riproporre gli uomini che gli han fatto vincere il Derby della Mole. Probabilmente sta martellando i giocatori per il raggiungimento dell'obiettivo, come suo solito. 1 punto, tuttavia, sarebbe troppo poco. Irreale pensare che si voglia mettere da parte un punticipino per diversi motivo:

1) la filosofia è quella di vincere sempre, senza fare calcoli
2) c'è e ci sarà attenzione a non macchiare una stagione top come quella di quest'anno
3) Conte ci tiene a non dover subire ulteriori critiche a proposito di combine.

La voglia di festeggiare c'è. Lo spirito è quello giusto: lavoro duro in settimana per l'obiettivo. Poi la data.. sarà uno stimolo in più per tutti. Che goduria quel giorno!

#quasi31
forza ragazzi!

mercoledì 1 maggio 2013

Happy Birthday Bonnie!

Oggi è un giorno speciale per il nostro Leo.



Nel giorno in cui si festeggia la giornata del lavoratore, Leonardo Bonucci compie 26 anni. Questa data significativa si addice alla sua persona. Leonardo è una persona volta sempre al miglioramento mentale e fisico e, per arrivare a certi livelli, ha lavorato sodo e continua imperterrito.

Si trova nel pieno della sua maturazione e dopo ogni partita Bonucci si arricchisce di personalità e fiducia. Conte ha saputo valorizzarlo ponendolo al centro della difesa a 3: un ruolo importante, il fulcro della manovra difensiva. A lui spetta far ripartire la squadra, sgravando Pirlo dal compito, quando è troppo marcato. Nella difesa a 3, ha dimostrato di essere un leader: il suo lavoro in allenamento è duro ed il lavoro extra campo ancor di più. Si è affidato ad un motivatore, scelta ottima. Grazie alla Juve, ha conquistato la Nazionale ed è un titolare inamovibile.

Nelle sue dichiarazioni non traspare presunzioni bensì umiltà, voglia di migliorare, attenzione a non sedersi mai sugli allori e voglia di vincere: lo stile Juve lo ha pervaso in modo perfetto.

Ho molta stima per Leonardo. Un professionista sempre disponibile anche fuori dal campo. Gli errori sono sempre meno, sta crescendo in modo esponenziale. Rappresenta il presente ed il futuro della Juventus e del calcio italiano.

A Bonucci va il mio augurio più sincero. Buon compleanno Campione
#HappyBirthdayBonnie

lunedì 29 aprile 2013

E se il vice-Pirlo fosse già in casa?

Nonostante la Juventus continui a vincere, i giornalisti preferiscono sollevare una questione: chi sarà il vice-Pirlo?

Sembra quasi che non si veda l'ora di dichiarare conclusa la carriera di Pirlo. Alcuni fatti, però, sono veri: l'età avanza, comincia a soffrire il pressing ed in alcune partite non è apparso brillante. Questo è fisiologico per un giocatore chiamato a dover giocare ad alti livelli tante partite durante l'anno.

I critici, però, dimenticano che Pirlo è un punto fermo della Nazionale di Prandelli ed è il faro della Juventus. Conte ha dovuto rivedere le sue idee per far rendere al meglio l'ex Milan e questo non può essere trascurato.

Si fa il nome di Verratti: juventino dichiarato, è un giocatore giovane e di grande talento, sarebbe un perfetto erede, forse l'unico in circolazione con quel tipo di gioco. Tuttavia Verratti ha un ingaggio importante ed un costo del cartellino non indifferente. Ha conquistato tutti a Parigi e difficilmente il PSG lo svenderà. La Juve è stata beffata proprio nella scorsa sessione estiva di calcio mercato dai francesi. Purtroppo, in un periodo di crisi come questa, davanti al potere monetario degli sceicchi non ci può opporre.

I media spingono per questa trattativa ma la domanda è la seguente: è necessario?

Ricordiamoci che la Juventus ha un piccolo patrimonio: Luca Marrone. Classe '90, è un punto di riferimento della Nazionale Under 21 ed in questa stagione Conte gli ha ritagliato un ruolo importante da vice-Bonucci, proprio per la sua capacità di impostare, sempre sostituito in maniera egregia. Luca ha un fisico importante e piedi educati. Può crescere ancora tanto e con un pò di fiducia può ripercorrere le orme di Marchisio. Il futuro di questa Juve inizia anche da lui.

Anche Pogba è stato provato in regia. I piedi sono precisi ma l'impressione è che Conte lo veda più come mezz'ala. Tuttavia non ha mai sfigurato e la sua crescita esponenziale come giocatore non esclude che possa migliorare in regia.

Siccome i Pirlo non nascono tutti i giorni, è anche plausibile che la Juventus cambi modo di giocare passando, per esempio, ad un centrocampo a 4 (il fatto che Marotta stia cercando degli esterni non è da trascurare).

Di fronte alla crisi, è necessario investire un pò più sui giovani e fare investimenti oculati. Spesso, in casa propria non ci si accorge di avere dei potenziali campioni. Marrone è il futuro, più fiducia per lui!

Un saluto bianconero

domenica 28 aprile 2013

Toro matato, Juve inarrestabile

Sotto un diluvio, è andato in scena il Derby della Mole. Tralasciando i fatti deprecabili pre-gara(putroppo prevedibili), i bianconeri si sono imposti sui cugini granata con il punteggio di 2-0. La Juventus conquista i 3punti e ora vede il traguardo lì, lo sente, lo vede, riesce a sentire l'odore del tricolore.

Una partita abbastanza chiusa. Ventura sacrifica Meggiorini in marcatura su Pirlo, scelta che si rivela sbagliata: l'attaccante granata non è ubicuo, l'ossigeno non è eterno e la manovra offensiva del Torino ne risente. Nel primo tempo, occasioni per Vucinic e Pogba che sprecano. La Juve tiene le redini del gioco e rischia soltanto su un tiro di Santana, il migliore dei suoi, ben respinto da Buffon.

Il secondo tempo inizia e le energie cominciano a venir meno, i cartellini gialli cominciano a sventolare e i nervi cominciano a saltare. Il Toro si limita a spezzare la manovra, anche in maniera dura e (fin troppo) aggressiva. Nei minuti finali, si accende la gara: Bonucci trattiene Jonathas in area (la moviola evidenzia il fuorigioco dell'attaccante, proteste inutili), l'arbitro lascia correre. Nell'azione successiva, doppia trattenuta in area dei difensori granata: anche qui, l'arbitro non fischia. Pogba spreca da pochi metri un delizioso assist di Asamoah. A pochi minuti dal termine, Vidal insacca con un tiro bello e preciso. Nell'esultanza della squadra traspare la consapevolezza della propria forza, una gioia dal sapore di Scudetto. La partita diventa nervosa: Glik viene espulso per doppia ammonizione. Nei minuti di recupero, sponda di un giocatore juventino e Marchisio insacca. La festa inizia.

Il migliore è Pogba che si impone di fisico in ogni intervento. Un gran giocatore scoperto da Marotta e Paratici. Pulito in ogni intervento, recupera e fa ripartire l'azione, dribbling e tanta qualità, peccato per il tap-in mancato.

L'obiettivo è distante ormai 1punto. I commenti sono superflui. Il Torino si è dovuto arrendere e ora si trova con l'ansia di dover mettere al sicuro la salvezza.

La festa è pronta, lo scenario sembra essere il 5 maggio allo Juventus Stadium: goduria pura.

Un saluto bianconero
#finoallafine

sabato 27 aprile 2013

E Derby sia!

Domenica 28 aprile, h15.00, Stadio Olimpico di Torino.

I tifosi ormai conoscono alla perfezione le coordinate del match. Non è una partita come le altre: il Torino ha conquistato 1 punto nelle ultime 4 partite, troppo pochi per il gioco espresso dagli uomini di Ventura, mentre la Juventus è reduce da un filotto di partite vinte consistente.

Chi pensa che questo derby non abbia importanza, cade in errore. Il Toro ha bisogno di punti per raggiungere la salvezza matematica mentre la Juve ha bisogno di qualche punticino
per raggiungere il titolo di Campione d'Italia. Inutile dire che questa è una di quelle partite da vincere, le motivazioni vengono da sè. Un altro fattore da tener conto è l'orgoglio: i tifosi granata non potrebbero sopportare un'altra sconfitta in casa propria contro l'odiata Vecchia Signora. Ricordiamoci che, se il Napoli non vince (difficilissimo), la Juventus potrebbe festeggiare il tricolore nelle mura nemica. Questo sarebbe un vero e proprio incubo per loro, non per i bianconeri.

Conte sembra intenzionato a riproporre il 3-5-1-1 mentre Ventura schiererà il collaudato 4-2-4. I moduli sembrano suggerire che i granata proveranno l'affondo allargando sulle fasce e servendo i rapidi attaccanti, come sempre. Da sottolineare come Ventura cambi sempre gli esterni e gli attaccanti a partita in corso per dare freschezza al suo gioco dispendioso. Conte, invece, proporrà un folto centrocampo per contrastare le avanzate granata, recuperare palla e dettare gioco.

Gli uomini che possono decidere la gara sono molteplici. Tra le fila granata, si potrebbe notare Cerci, micidiale ultimamente: se riesce a saltare l'uomo, può creare difficoltà. Tra i bianconeri, gli uomini decisivi sono sempre un punto di domanda. Marchisio è uno di quelli cresciuto a pane e Juventus, per lui, le motivazioni sono doppie rispetto agli altri, chissà se ci regalerà una partita di inserimenti mortiferi? Vidal è apparso in grande condizione, non è da escludere tra i migliori in campo. Se la partita non si sblocca, occhio a Pogba, Giaccherini e Giovinco. Il primo potrebbe pescare il jolly con un tiro dei suoi. Il secondo potrebbe sfruttare la sua velocità e spezzare un'eventuale monotonia della gara. Il terzo potrebbe entrare a partita in corso e farsi valere per molteplici cause: come Marchisio, sente moltissimo il Derby e ha voglia di riscattarsi dato il suo ultimo periodo sfortunato.

L'auspicio è che sia una partita divertente e corretta sotto tutti i punti di vista. Un augurio per un buon Derby e vinca la Juv...ehm... Il migliore.

#finoallafine

mercoledì 24 aprile 2013

Alonso? Uno da Juve!

Oggi parlerò di un personaggio di sport che apparentemente potrebbe non c'entrare nulla col mondo Juventus, ma non è così.

Come più volte detto, la rinascita juventina è coincisa con il cambio di mentalità: l'unico obiettivo deve essere la vittoria. E chi meglio di Fernando Alonso incarna questa filosofia?

La frase di Boniperti, durante la cerimonia di inaugurazione dello Juventus Stadium ("Vincere non è importante ma è l'unica cosa che conta!"), sembra essere calzante anche per Alonso.

Il pilota della Ferrari, durante le prime stagioni nella scuderia di Maranello, ha dovuto fare i conti con una macchina non all'altezza del suo talento di guida. Grazie al suo desiderio di vittoria, al suo stile di guida sempre al limite è riuscito a piazzare risultati incredibili. La vittoria del titolo mondiale non è ancora arrivata ma è questione di tempo. La sua scuderia è impegnata a fornirgli una macchina che sia all'altezza di un campione come lui. Questa descrizione è simile alla situazione della Juve: Conte, come Alonso, con una squadra de-motivata, come la Ferrari, è riuscito a tirare fuori il massimo.

Alonso non si risparmia mai, fuori e dentro la pista. Si allena duramente per essere sempre al 100% e per migliorarsi sempre. Il lavoro paga sempre. Anche negli sbagli che fa, a volte, in gara si vede che, dietro, c'era la voglia di condurre la gara, la vittoria. Come la Juventus!

Che dire... Alonso è uno da Juve!

Un saluto bianconero.




martedì 23 aprile 2013

Ibrahimovic: tra sogno e realtà

Ibra-Juve: i titoloni si sprecano sui giornali ed i giornalisti si divertono nell'alimentare sempre più la notizia. Sono arrivate le prime dichiarazioni di Raiola e Ibrahimovic che hanno dato il loro benestare per la trattativa.

C'è chi sostiene che il cambio di modulo sia una prova generale per l'arrivo di Ibrahimovic. Dal mio punto di vista, è un abbaglio. Perchè Conte dovrebbe lasciare Vucinic in panchina dopo 2 anni da titolare inamovibile? E Giovinco che ruolo avrebbe? Ricordiamoci che la Juventus ha già acquistato Llorente per l'anno prossimo e di certo non verrebbe alla Juve per fare panchina. Il 3-5-1-1 è stato scelto, secondo me, per dare minuti a Pogba vista la sua esplosione ed il sistema a 6 centrocampisti verrà accantonato poichè, con questo modulo, la Juve tende più a distruggere il gioco piuttosto che crearlo.

Andiamo ad analizzare i pro e  i contro della trattativa Ibrahimovic.

Perchè acquistarlo? Non giriamoci intorno, Zlatan è il tipo di giocatore che manca alla Juventus, quello che fa la differenza in attacco. Ibra è un vero top player. Il costo del cartellino è "abbordabile" e chi dice che è troppo vecchio, forse, si dimentica che la rinascita bianconera è iniziata grazie a Pirlo. Conosce l'ambiente juventino ed il campionato italiano. Oltre alla sua fisicità imponente e ai suoi colpi di classe, Ibra sarebbe utilissimo nella manovra bianconera: ama duettare con i centrocampisti ed è propenso a far partire la manovra. Vidal e Marchisio potrebbero fare stagioni importanti dal punto di vista realizzativo.

Perchè non acquistarlo? Ibra potrebbe non integrarsi in una squadra che fa del gruppo la sua forza (la sua esperienza al Barcellona fa riflettere). Zlatan è abituato a sentirsi il re e potrebbe rovinare lo spogliatoio. Ricordiamoci che in ogni suo trasferimento, Ibra ci ha sempre guadagnato e sicuramente non accetterebbe di ridursi l'ingaggio.

Nedved spinge, Marotta frena. L'impressione è che questa trattativa sia destinata a rimanere una suggestione (vedi i vari Robben, Van Persie, ecc.). Con Raiola tutto può succedere però il problema dell'ingaggio è insormontabile: il tetto salariale fissato dalla Juventus è molto più basso di quanto percepisce lo svedese al PSG.

Certo che.. Se si dimezzasse l'ingaggio...

lunedì 22 aprile 2013

Dov'è finito Isla?

Acquistato nella sessione estiva di calciomercato, Isla non è riuscito a trovare spazio nella Juventus che si appresta a vincere il campionato 2012/2013.

Isla e Asamoah sono stati i primi colpi di mercato della banda Marotta e Paratici, strappati in fretta e furia dalla concorrenza dell'Inter. L'impressione, fin da subito, era quella di una doppia operazione decisiva per il salto di qualità. Asamoah è riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista assoluto sulla corsia sinistra mentre Isla non è riuscito a "sfondare".

Isla è un calciatore molto duttile in grado di giocare come terzino destro, mediano nei 3 di centrocampo ed esterno in un centrocampo a 5 (Sulla carta, uno di quei giocatori che piacciono tanto ad Antonio Conte). Complice un grave infortunio al ginocchio, Mauricio ha dovuto saltare la prima parte di campionato. Al rientro, non è apparso in grande spolvero, lontano da quel giocatore che correva instancabilmente sulla fascia destra.

In un ipotetico disegno tattico, Isla e Asamoah avrebbero dovuto dare il cambio a Marchisio e Vidal tuttavia l'esplosione di Pogba e la scoperta di Asamoah come esterno sinistro hanno cambiato i piani. Isla ha collezionato poche presenze in cui non ha pienamente convinto.

Isla è dotato di corsa e propenso a puntare l'uomo per poi servire l'attaccante: sarebbe perfetto per sostituire Lichtsteiner. Eppure Conte preferisce un Padoin che si limita sempre a fare il compitino senza strafare, cercando sempre la giocata semplice. Conte punta molto sugli esterni ai quali chiede di stare alti e puntare l'uomo, cosa che Padoin non fa mai.

Perchè preferisce Padoin? Perchè non provare Isla? Ci sono stati degli screzi?

 Il ragazzo ha bisogno di minuti per il rodaggio e ha bisogno di un carico di fiducia. In quest'ultima parte di campionato, suggerirei di provarlo buttandolo nella mischia in modo più continuo.

Isla ha le potenzialità del campione. Con un pizzico di fiducia di allenatore e tifosi, la Juventus potrebbe ritrovarsi un'arma in più in vista della prossima stagione.

Tentar non nuoce.
Un saluto bianconero

domenica 21 aprile 2013

Vittoria con vista Scudetto

Allo Juventus Stadium va in scena una partita dalle poche emozioni. Il sistema di gioco imposto da Mister Conte imbriglia il gioco milanista che non riesce a concludere in maniera pericolosa verso la porta di Buffon per tutto l'arco dei 90 minuti.

Il Milan era chiamato a rispondere all'ennesima vittoria della Fiorentina mentre la Juventus doveva vendicare la sconfitta dell'andata. Il terzo posto del Milan non è più così sicuro, la Fiorentina vede la zona Champions e l'attuale momento rossonero fa ben sperare i Viola.

Un anno fa, Juventus e Milan davano vita ad uno scontro palpitante per il tricolore mentre quella di stasera sembrava una partita amichevole. Tra uno sbadiglio e l'altro, si possono notare alcuni tiri di Ambrosini che si spengono sui cartelloni pubblicitari, intimorendo soltanto i fotografi appostati sul luogo. La partita è imbrigliata: i 4 centrocampisti bianconeri chiudono ogni linea di passaggio milanista. Il possesso palla è sterile e lento.

Basta un episodio alla Juventus: Amelia stende Asamoah in area, è rigore. Vidal va sul dischetto e insacca senza pietà. Rigore perfetto che finisce la sua corsa sotto l'incrocio. Il Milan non reagisce e la partita è sostanzialmente chiusa.


Non si riesce a trovare un migliore o un peggiore fra gli uomini di Conte. La Juventus ha fatto una prestazione di squadra, sempre compatta sia nel difendere che nell'attaccare (si notino 10 uomini dietro la metacampo per difendere e ripartire).

La Juventus è sempre più vicina all'obiettivo. 3 punti guadagnati con intelligenza, conducendo una gara attenta senza stra-fare. Forse Conte aveva studiato la partita in questo modo: se la Juventus avesse avuto la frenesia di trovare subito il vantaggio, sarebbe potuta andare "fuori-giri" e patire i contropiedi condotti dai veloci attaccanti milanisti.

Un applauso ai bianconeri, altra vittoria, altra vendetta, altri punti. La scorsa settimana, il tifoso juventino aveva messo in ghiaccio lo champagne ed ora può cominciare a tirare fuori i calici del servizio buono.

Un saluto
#finoallafine

mercoledì 17 aprile 2013

Chiellini: l'umiltà del vincente nella vita e nello sport

Durante un convegno, il cui titolo era “Il mondo che cambia e i valori che contano”, promosso da Aic e Tosetti Value, tenutosi ieri alla Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Torino, è intervenuto Chiellini.

Gli argomenti toccati sono stati molteplici e interessanti: si è cominciato esaminando i dati più significativi della crisi che ha attanagliato l'Italia negli ultimi anni per poi dare consigli a proposito della gestione del proprio patrimonio. Essendo presente anche il presidente dell'AIC Damiano Tommasi, è stato inevitabile parlare anche di come lo sport, in particolare il calcio, debba avere un stretto legame con la cultura.

Ogni calciatore affermato non deve poter pensare che il suo stipendio possa mantenerlo anche una volta smessa l'attività agonistica: da qui l'esigenza di prepararsi un futuro.

Chiellini, laureato in Economia, è un esempio di come un professionista debba avere sempre il pieno controllo di ciò che fa e ciò che andrà a fare. Raccontando la sua esperienza personale, traspare l'umiltà di questo ragazzo che, nonostante abbia cominciato a guadagnare fin dall'età di 21 anni, a continuato ad impegnarsi anche negli studi per preparare il proprio futuro. Una persona con un patrimonio alto potrebbe essere ingolosita da investimenti folli, invece Giorgio sostiene che nella vita bisogna affidarsi ad esperti di fiducia (private banker) ma essendo consci di ciò che si sta facendo: "Scelte condivise" dice lui. Giorgio non nasconde che il suo desiderio sia quello, una volta smessa la carriera, di entrare a far parte della classe dirigenziale della Juventus, infatti sta procedendo negli studi per conseguire una laurea magistrale.

Chiellini è un esempio di umiltà e mentalità vincente. Si esprime da anni ad altissimi livelli senza trascurare un eventuale futuro al quale si prepara andando avanti negli studi sfatando il tabù che i calciatori siano tutti ignoranti.

A margine della conferenza non sono mancati siparietti divertenti come quando il direttore dell'Università ha chiesto a Giorgio di dare un contributo affinchè l'Italia possa battere il Brasile nel mondiale 2014 in cambio di un'agevolazione negli esami.

" é più facile marcare Robben o passare Macroeconomia?"
" Robben è difficile da marcare, ma è sempre più facile giocarci contro che passare un esame di Macroeconomia"

Chiellini è un esempio per tutti: in campo da sempre il massimo, è uno dei migliori difensori al mondo, simpatico, disponibile, dedito allo sport con un occhio al proprio futuro nel mondo del lavoro extra-calcio.


martedì 16 aprile 2013

3 punti dal sapore di Scudetto

Marchetti, questa volta, non può nulla di fronte all'impeto bianconero. La Juventus liquida la pratica Lazio con una facilità sorprendente mettendo in cantina altri 3 punti che valgono l'allungo sul Napoli, ora a -11 a 6 giornate dal termine.

Un primo tempo a senso unico. Gli uomini di Conte dimostrano nettamente la propria superiorità di fronte ad una Lazio disorientata e incapace di fare un pressing degno di nota. La poca lucidità si vede anche nell'occasione del rigore: Cana atterra ingenuamente in area un Vucinic straripante. Vidal dal dischetto non sbaglia ed è subito festa. L'occasione di riaprire la gara capita sui piedi dello stesso Cana che liscia clamorosamente, ma la Juve non si intimorisce: puntuale inserimento di Arturo e 2-0. La Juve corre, pressa, allarga sulle fasce in velocità e sfiora più volte il colpo del KO. Una sola squadra in campo.


Nel secondo tempo, Petkovic inserisce Kozak a sostenere un Klose che pare una copia sbiadita del giocatore visto a inizio stagione: le occasioni per la Lazio ci sono ma non vengono sfruttate. Marchisio, allegerito da compiti di copertura, è frizzante fra le linee e sguscia fra i difensori ma è poco lucido quando si tratta di concludere. La Juve amministra fino al triplice fischio.

A fine partita, spazio all'applauso di Buffon ai tifosi laziali a testimonianza (come se ce ne fosse bisogno) che Gigi è un campione:chi gli da rispetto è ricambiato. Umiltà.

Incredibile la facilità con cui la Juve sia riuscita a portare a casa i 3 punti in un campo difficile e con una squadra sempre ai vertici fino a poco tempo fà.

Migliore: VIDAL, è lui il migliore non solo per i 2goal: corre, copre, si inserisce e anche quando si fa ammonire per un brutto fallo si intravede lo spirito guerriero di questo giocatore, pronto sempre a combattere al massimo col coltello fra i denti
Peggiore: PELUSO, se proprio bisogna trovare una nota stonata è lui il "peggiore":attento in copertura ma, quando si trova col pallone tra i piedi, sbaglia praticamente tutti gli appoggi in modo grossolano e grottesco.

La Juve è sempre cauta (giustamente) quando si parla di Scudetto ma nel cuore dei giocatori c'è la consapevolezza che nessuno ormai può portaglielo via. Mancano 6 partite e nessuno sembra in grado di affrontare i bianconeri. Ogni tifoso sta già pensando alla festa.

Lo champagne è già in ghiaccio.

Un saluto bianconero
#finoallafine

lunedì 15 aprile 2013

Obiettivo riscatto e allungo

Alle 20.45 la Juventus di Antonio Conte scenderà allo stadio Olimpico di Roma dopo l'eliminazione dalla Champions League.

In settimana sono piovute critiche per i bianconeri dopo il tonfo in Europa che ha evidenziato come il calcio italiano sia ancora indietro rispetto agli altri campionati. Spesso ci si dimentica che questa squadra è reduce da campionati disastrosi ed in brevissimo tempo è riuscita a fare cose straordinarie sia in Italia che in Europa, tuttavia è regola di ogni "buon" giornalista sparare a zero su una squadra mediatica (e antipatica) come la Juventus. Ma come si fa a criticare una squadra per una sconfitta contro una big del calcio europep che ha il lusso di poter ritenere Robben una riserva? Vincere con un distacco abissale il campionato a metà aprile è da considerarsi da squadra normale?

Con un pò di fortuna sugli episodi, forse, la Juventus avrebbe potuto giocarsela fino alla fine anche contro il Bayer Monaco tuttavia è giusto che a prevalere siano i più forti e loro, al momento, lo sono.

I bianconeri, smaltite le scorie di coppa, sono chiamati al riscatto e la partita con la Lazio è l'occasione per un ulteriore allungo sulle inseguitrici (anche se non si è ancora capito chi possano essere) che rallentano sempre più. Conte si affida ai suoi "titolarissimi" optando però per un 3-5-1-1 forse per nascondere il momento non buono dal punto di vista fisico di una pedina fondamentale come Marchisio. La Lazio non è in un buon momento: le partite di coppa e le squalifiche si sono fatte sentire. Conte ha in panchina un elemento fresco come Giaccherini che può spaccare in due la partita: può essere lui l'uomo decisivo.

Il distacco è tanto e forse 1pt potrebbe essere sufficiente per la causa Scudetto ma la Juventus ha sempre fame e non credo che si accontenterà del pareggio. Dopo ogni sconfitta la Juve è rabbiosa  sul campo e la voglia di vincere si farà sentire.

Prossimamente altre analisi e commenti
Un saluto bianconero
#finoallafine